I più venduti

Produttori

Fornitori

Impianto cocleare: tutte le differenze con l'apparecchio acustico

Impianto cocleare: tutte le differenze con l'apparecchio acustico

 (3)    0

  blog apparecchi acustici

impianto cocleare

I problemi di perdita uditiva spesso possono causare una scarsa autostima e un abbattimento morale. Questo perché si ha la sensazione di non essere completi e che manchi una parte sostanziale volto a garantire il proprio equilibrio fisico e mentale. Per questo motivo, una delle soluzioni che viene proposte è quella riferita allimpianto cocleare.

Di cosa si tratta nello specifico?

Questo strumento, a differenza di quello che si può pensare, non è una protesi o un apparecchio acustico, bensì un vero e proprio impianto elettronico molto complesso che viene inserito direttamente nell’orecchio interno, bypassando la parte danneggiata della coclea e consentendo al soggetto, avente problemi uditivi, di poter riuscire a percepire nuovamente qualsiasi tipo di suono.

Il trapianto avviene tramite un’operazione chirurgica che consente di ripristinare la sensazione la sensazione uditiva, precedentemente persa.

L’impianto cocleare converte direttamente il suono in impulsi elettrici al nervo acustico e ha la capacità di stimolare e riabilitare la naturale condizione uditiva.

Impianto cocleare: come funziona?

Il dubbio che possa realmente funzionare è vivo, i rischi possono essere presenti, ma le possibilità di riuscita sono pressoché totali, inducendo un individuo a migliorare le proprie condizioni di vita.

Ma in cosa consiste questa operazione chirurgica?

Innanzitutto, prima di decidere se dedicarsi a questa soluzione, è bene essere a conoscenza delle singole parti che compongono il dispositivo. Vediamo quali sono nello specifico:

  • parte tutto da una componente esterna, una sorta di processore, da inserire dietro l'orecchio, avente il compito di captare le vibrazioni presenti all’esterno per tramandarle nella parte interna dell’impianto; questo particolare costituente agisce, inoltre, come filtro, selezionando i rumori importanti tra tutti quelli captati dal microfono. Questa parte fornisce energia a tutto il sistema attraverso una batteria;
  • L’antenna (o bobina) svolge la funzione di convertire l’impianto codificato in impulsi elettrici nella zona sottocutanea del dispositivo;
  • la componente interna, formata da una sorta di ricevitore, è volta a trasmettere il messaggio al nervo cocleare, attraverso un sistema di elettrodi, applicato a ridosso della coclea.
  • Sono i contatti presenti all’altezza dell’impianto, a questo punto, che inviano gli impulsi elettrici direttamente al nervo permettendo al cervello di entrare in gioco: il suo compito consiste nell’interpretare la sensazione uditiva li trasforma in quello che noi tutti sentiamo: in suoni.
  • In definitiva la funzione dell’impianto cocleare deve consentire all'individuo di acquisire nuovamente la capacità di sentire, similmente alle condizioni naturali dovute dalla corretta composizione e stato di salute della struttura interna dell’orecchio.




È consigliato a tutti?

Trattandosi di una questione molto delicata, invasiva e di una certa importanza, non tutti possono dedicarsi all’impianto cocleare come soluzione al proprio deficit uditivo.

Esistono dei casi particolari in cui è consigliabile potersi orientare a questa tipologia di dispositivo e dipende, soprattutto, dalla gravità della condizione di salute.

I criteri secondo i quali può essere effettuato il trapianto dell’impianto sono:

  • ipoacusie neurosensoriali o bilaterali, grave o moderate
  • soggetti con perdita di udito acquisita dopo lo sviluppo del linguaggio (ipoacusie post-verbali);
  • individui aventi numerose difficoltà nella percezione dei suoni pur portando apparecchi acustici specifici
  • capacità uditiva ridotta, sarebbe a dire tutti quegli individuo che risultano inferiori al 50% nei test di riconoscimento del parlato

Ma cosa occorre fare per capire se si è idonei a sottoporsi a tale operazione? Vengono effettuati degli esami di accertamento, ovvero:

  • esami audiologici completi tradizionali;
  • test relativo alla valutazione e misurazione della resa protesica e delle capacità derivate dall’aiuto degli apparecchi acustici e alla dimestichezza nel linguaggio;
  • esame di tipo obiettivo e standard: anamensi, analisi del sangue e delle urine;
  • TAC e/o risonanza magnetica/tomografia computerizzata, valutando a fondo le condizioni reali l’apparato del condotto uditivo interno

Vantaggi e rischi dell’impianto cocleare

impianto cocleare: cosa è

Che dire, i vantaggi relativi all’utilizzo dell’impianto cocleare possono essere molteplici, dal ripristino della corretta percezione dei suoni, alla scoperta di nuove sensazioni, emozioni e dalla felicità di essere nuovamente reintegrati nel mondo sonoro, fino ad arrivare alla conquista della piena consapevolezza, sicurezza di sé e al perfezionamento del linguaggio.

Nonostante ciò, è bene che vengano anche specificati i rischi di tale scelta.

Si tratta, in ogni caso, di una vera e propria operazione chirurgica e, in quanto tale, risulta pressoché normale il dover considerare le variabili che potrebbero risultare svantaggiose per la propria salute.

Esistono incognite a riferimento di gonfiore, edemi e dolori legati prettamente alla manovra, come la possibile insorgenza di infezioni o possibili fastidi associati al posizionamento dell’impianto sottocutaneo.

Nel contempo, però, è garantito un miglioramente nel campo comunicativo, relazionale e conversazionale.

Prima di effettuare una decisione di questo rilievo, è bene consultare il proprio medico specializzato e fare i passi necessari per riuscire a realizzare concretamente e senza intoppi, il desiderio di sentire… di nuovo.

 

 

 

 (3)    0

Il tuo commento è stato inviato con successo. Grazie per il commento!
Lascia un commento
Captcha